Arroccata sopra una collina nel cuore della Sicilia centrale si trova la piccola cittadina di Mussomeli, un territorio che conquista con il giusto connubio tra storia millenaria, tradizioni locali e meravigliosi paesaggi. Mussomeli ha radici davvero antiche tanto che si dice qui abbiano vissuto i Siculi attratti dalla fertilità di questa terra. Durante il dominio romano Mussomeli, conosciuta come “Mussa”, era una cittadina importante perché considerata il raccordo commerciale tra il centro della Sicilia e il litorale.
Lo sviluppo della città, come la possiamo ammirare ora, però, è avvenuto nel Medioevo quando Mussomeli è diventata un vivace villaggio con un imponente castello che dominava dall’alto il paesaggio circostante. Piccola, raccolta e a misura d’uomo, Mussomeli è ora una località circondata da verdi colline e da uliveti ed è una meta che conquista i suoi visitatori con la sua autenticità e il suo fascino di altri tempi.
Mussomeli è un borgo medioevale che negli anni ha saputo mantenere intatta la sua conformazione e configurazione originali; grazie a questo qui è possibile camminare tra stradine tortuose circondate da case in pietra, chiesette e piccole terrazze belvedere che regalano paesaggi spettacolari. In città sono numerose sia le chiese storiche costruite nel corso dei secoli (si dice siano più di venti) sia i palazzi signorili voluti dalle ricche famiglia della zona.
Simbolo della città è senz’altro il Castello di Mussomeli, un’imponente fortezza medievale situata su uno sperone roccioso a 778 metri di altitudine che domina dall’alto il territorio circostante. Nel 1370 Manfredi III di Chiaramonte, esponente di una delle maggiori famiglie nobili siciliane, fece costruire un castello in stile gotico-normanno sul sito in cui c’era già una fortezza araba.
Conosciuta anche come “Castello Manfredonico”, la fortezza ora regala una vista panoramica mozzafiato mentre un tempo questa posizione gli garantiva una funzione difensiva e di avvistamento. All’interno si possono esplorare le antiche stanze ancora arredate, i saloni affrescati e ripercorrere una parte di storia di questo territorio.
Il Santuario dedicato a Maria SS. dei Miracoli (comunemente detta Madonna dei Miracoli) è stato voluto da padre Francesco Langela, originario di una delle famiglie più nobili e importanti del paese. Un tempo il santuario era dedicato a San Domenico ma poi grazie ad un miracolo avvenuto qui è stato cambiato il nome. Si narra, infatti, che l’8 settembre del 1530 un paralitico che viaggiava su di un mulo si sia fermato nella zona per riposare un po’, ma una volta risvegliato l’uomo si rese conto di poter camminare e così gridò al miracolo. Il resto della popolazione accorsa nella zona scovò un’immagine della Madonna col Bambino così da allora la chiesa prese il nome di “Madonna dei Miracoli”.
Il complesso che possiamo ammirare ora è una ricostruzione in stile barocco dell’edificio che risale alla metà del Settecento per volere dei padri domenicani. Al suo interno nella cripta del Santuario è possibile ammirare dipinta su pietra una Madonna col Bambino di Palma di Montechiaro detta “Il sasso con l’immagine della Madonna” che è meta di pellegrinaggi. Nella chiesa, invece, si trovano diversi affreschi realizzati da Provenzani e alcune statue in legno realizzate nell’Ottocento da Francesco e Vincenzo Biangardi. Dal giorno del miracolo l’8 settembre di ogni anno ricorre la festa di Maria che vede l’organizzazione di una processione in cui viene portata la statua di Maria e la realizzazione di altri eventi per celebrare questa importante ricorrenza.
La Chiesa Madre di Mussomeli è dedicata a San Ludovico ed era stata inizialmente edificata nella seconda metà del XIV secolo da Manfredi III di Chiaramonte ma poi è stata più volte rimaneggiata. In principio era dedicata a San Giorgio, protettore della famiglia Chiaramonte, ma nel XV secolo con l’ascesa della famiglia Castellar è stata intitolata a San Ludovico da Tolosa, santo venerato a Valenza che era la loro città d’origine. Nel progetto iniziale era presente una sola navata unica che poi è stata modificata nel corso dei secoli e sono state costruite anche le due navate laterali. Esternamente si può ammirare una facciata in pietra calcarea semplice affiancata da un campanile a vela, all’interno invece sono conservate opere di grande pregio. Tra le creazioni di maggior valore si segnala il dipinto di San Ludovico risalente al XV secolo, San Pietro Martire del XVI secolo e la settecentesca statua lignea della Madonna del Soccorso collocata sopra l’altare maggiore.
Secondo antiche fonti nel XVII secolo Don Ottavio II Lanza aveva ordinato in questo sito la costruzione della “Casa del Baglio” , edificio che nel XVII secolo è stato in gran parte ricostruito da Don Giuseppe Lanza con dimensioni più maestose e più adatte al lignaggio della nobile famiglia. La struttura presenta diversi elementi decorativi e la facciata su piazza Roma vanta una lunga balconata che poggia su mensoloni in pietra. È giunta sino a noi la parte nobile del palazzo che comprende una maestosa scalinata, diversi saloni, una cucina, la scuderia, i magazzini, i fienili e locali per l’amministrazione dei feudi. Cuore della residenza è il salone principale che Don Giuseppe ha decorato con una raccolta di quadri di grande valore artistico realizzati da importanti artisti locali.
La Chiesa della Santa Madonna del Carmelo è stata costruita verso la metà del XVI secolo e allora era stata intitolata a Santa Marina, ma poi ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli che hanno portato anche un cambio del nome. In particolare, nel Seicento quando era gestita dai Carmelitani ha subito dei primi lavori di ampliamento, seguiti da altri importanti rimaneggiamenti nel XVIII secolo. Ad inizio Novecento, invece, è stato costruito l’attuale campanile, mentre l’interno dall’Ottocento ospita la statua ottocentesca della Madonna del Carmelo dello scultore italiano Francesco Biangardi (1832 –1911).
Un altro capolavoro architettonico della città è la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1635 nel luogo in cui era già presente una piccola cappella. La sua facciata è semplice, in pietra e con prospetto a capanna mentre all’interno sono presenti affreschi di grande pregio ben conservati. Ad esempio, al centro dell’altare è possibile ammirare l’affresco della Madonna delle Vanelle, sovrastato dal gruppo scultoreo ligneo della Madonna con il Bambino e San Michele Arcangelo.
Mussomeli è accogliente ma piccola specialmente se comparata ad altre località siciliane, per questo in città la quantità di strutture è più ridotta. La maggior parte degli hotel si trovano nel centro storico di Mussomeli e non solo offrono camere confortevoli e ottimi servizi ma permettono di raggiungere con facilità le principali attrazioni. Per un’esperienza autentica, invece, si può optare per uno degli agriturismi tra le colline che offrono la possibilità di immergersi nella vita rurale siciliana.
Il modo migliore per raggiungere Mussomeli dalle altre località siciliane è senza dubbio l’automobile. Da Palermo, si può raggiungere Mussomeli in meno di due ore percorrendo prima la SS21 e poi la SS189. Chi proviene da Catania può viaggiare sull’autostrada A19 in direzione Palermo e successivamente imboccare la SS117 e la SS640 in direzione Mussomeli. Gli scali aeroportuali più vicini sono l’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo a 125 km e l’aeroporto Fontanarossa di Catania a 150 km.
Che tempo fa a Mussomeli? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Mussomeli nei prossimi giorni.