Frazione del comune di Patti, Tindari è una località turistica in provincia di Messina famosa non solo per il suo patrimonio storico e architettonico, ma anche per quello naturale. Situata in un promontorio nei Monti Nebrodi, Tindari sorge in una posizione strategica che la vede incastonata nel Golfo di Patti con le Isole Eolie a nord, la penisola di Milazzo a est e l’intera catena dei Peloritani a sud. Questa sua collocazione regala ai suoi visitatori panorami davvero mozzafiato.
La località ha origini davvero antiche tanto che si dice sia stata fondata nel 396 a.C. da Dionisio I di Siracusa e prese il nome da Tyndaris, re di Sparta. Questo luogo dove si intrecciano storia, mito, leggende e archeologia, fu anche di grande ispirazione per lo scrittore Andrea Camilleri che qui ambientò un episodio del Commissario Montalbano.
Oltre a poter visitare l’Area Archeologica e la bellissima Basilica Santuario di Maria Santissima, Tindari offre luoghi immersi nel verde tutti da scoprire. I visitatori possono prendersi del tempo per visitare il centro antico di questa località, per fare un’escursione presso il Sentiero Coda di Volpe o ritagliarsi qualche ora di relax presso la spiaggia di Marinello.
La Basilica Santuario di Maria Santissima è uno dei luoghi sacri più importanti non solo di Tindari ma di tutta la Sicilia e si trova nella parte più orientale del promontorio dove un tempo sorgeva l’acropoli. Il Santuario è stato edificato nel luogo in cui un tempo si trovava un precedente edificio religioso che fu distrutto durante l’invasione ottomana e ricostruito a metà del Cinquecento. Nel 1953 si resero necessari lavori di ampliamento e ristrutturazione del Santuario che portarono alla costruzione dell’attuale edificio caratterizzato da una pianta a croce latina con tre navate, transetto quadrato e abside semicircolare.
Simbolo del Santuario è sicuramente la Madonna Nera realizzata in legno di cedro con fattezze orientaleggianti e datata tra l’VIII e il IX secolo. Secondo una leggenda la nave che trasportava la statua si riparò nella baia di Tindari a causa di una forte tempesta ma una volta tornato il sereno questa non riusciva a riprendere il largo a causa del carico pesante. Sembra, però, che dopo aver depositato la statua della Madonna l’imbarcazione riuscì a riprendere la navigazione. La statua fu subito collocata nella chiesetta che si trovava nel punto più alto del paese e dal quel momento è diventata meta di numerosi pellegrinaggi. La Madonna Nera di Tindari è rappresentata con una corona in testa nella posizione della “Regina in trono” e regge in braccio il Bambino Gesù.
L’Area Archeologica si sviluppa tra Tindari e la città di Patti ed è di grande rilevanza storica dato che qui sono stati rinvenuti numerosi reperti che si possono ora ammirare presso il museo dell’Antiquarium. Gli scavi eseguiti hanno reso possibile recuperare la struttura urbana romana con la suddivisione in cardi e decumani, diverse tabernae, importanti domus, ville ed edifici come il Ginnasio e il Teatro.
Studi svolti sul Teatro, in particolare, fecero emergere che questo era già stato costruito dai greci nel IV secolo a.C. e fu poi rimaneggiato dai romani per renderlo un anfiteatro adatto ai giochi dei gladiatori. Tra i rinvenimenti ci sono stati anche resti di templi, come quelli dedicati a Giove e a Nettuno.
La Cattedrale di San Bartolomeo, voluta da Ruggero d’Altavilla nell’XI secolo, è stata costruita al posto di una fortezza che aveva il ruolo di roccaforte militare. Diverse scosse di terremoto hanno causato danni alla Cattedrale che ha subito numerose modifiche e ristrutturazioni nel corso del tempo. L’edificio religioso si presenta ora come un mix di stili che si possono ammirare nel portale in stile arabo-normanno, nel portico meridionale in stile barocco e nelle diverse decorazioni realizzate in pietra lavica e marmo bianco.
La zona dei Laghetti di Marinello, meglio nota come Riserva Naturale Orientata dei Laghetti di Marinello, si trova sotto il promontorio che ospita il Santuario di Tindari. Questa zona chiamata anche Mare Secco è composta da aree sabbiose e da laghetti d’acqua che sono nati in seguito a degli interventi artificiali effettuati a valle del torrente Timeto. La natura e la conformazione di questi splendidi specchi d’acqua fanno sì che il loro numero e la forma vari in base alle maree e alle stagioni.
Dalla Riserva dei Laghetti parte anche il famoso Sentiero Coda di Volpe, un tragitto utilizzato un tempo per collegare il centro di Tindari con il porto dell’antica colonia. Il nome di questo itinerario deriva dalla sua particolare forma che ricorda proprio la coda di una volpe.
L’itinerario che negli ultimi tempi era la via di pellegrinaggio percorsa per raggiungere il Santuario della Madonna Nera è lungo circa 1,2 km e attraversa zona caratterizzate dalla macchia mediterranea. La sua particolarità, però, risiede nei meravigliosi paesaggi presenti che vanno dai Laghetti di Marinello al Golfo di Patti fino a concedere, talvolta, anche una vista sulle Isole Eolie.
Immersa in uno stupendo contesto naturale ai piedi del centro storico di Tindari si trova la Spiaggia di Marinello6 che è situata all’interno della Riserva dei Laghetti di Marinello. Questo litorale famoso per la sua particolare conformazione è incastonato tra Milazzo e Capo d’Orlando e si estende per circa 2 km lungo la costa.
Circondata dal verde della natura incontaminata, la spiaggia di Marinello è bagnata da un mare limpido e cristallino ed è caratterizzata da sabbia morbida e fine. Questo tratto di costa presenta sia un’area di spiaggia attrezzata che una zona di spiaggia libera. Nelle vicinanze della spiaggia c’è anche una grotta che secondo una leggenda era abitata da una maga che richiamava a sé i marinai con il proprio canto con l’obiettivo di mangiarseli.
A circa 5 km da Tindari, si trova anche il piccolo borgo di Mongiove7 che ospita un arenile sabbioso davvero bello con acque del mare cristalline che ospitano grotte e faraglioni anche non troppo lontano dalla riva. Altre spiagge nei dintorni sono quelle di Marina di Patti8, composta da sabbia e ghiaia, Galice e Gioiosa Marea.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
A Tindari non ci sono strutture alberghiere per cui la soluzione migliore è quella di soggiornare in località vicine come Patti, Mongiove o Oliveri. In queste città si trovano diverse soluzioni che vanno dall’albergo al B&B, dalle sistemazioni in residenze d’epoca alle case vacanza.
Se ad una vacanza in hotel preferite gli spazi, la privacy e la possibilità di preparare pasti in autonomia, prenotate una casa vacanza a Tindari. Ve ne consigliamo alcuni qui di seguito, ma in questo caso vi consigliamo di prenotare per tempo perchè le case e gli appartamenti in affitto a Tindari sono molto richiesti.
Tindari è facilmente raggiungibile in auto dalle principali località della Sicilia. Da Messina è possibile percorrere la A20 fino all’uscita Falcone e una volta qui è necessario imboccare prima la SS 113 e poi la SP107 fino a Tindari. Da Palermo, invece, è possibile percorrere sempre la A20 fino all’uscita Patti e da lì prendere la Strada Statale 113. La località è facilmente raggiungibile in auto anche da Catania sempre percorrendo la A20 oppure prendendo la SS116 e la SP120.
Nelle vicinanze di Tindari si trovano anche la stazione ferroviaria di Oliveri-Tindari e la stazione di Patti, entrambe situate lungo la linea ferroviaria Palermo – Messina. Gli aeroporti più vicini sono l’Aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo che dista circa 200 km e l’Aeroporto Fontanarossa che dista circa 130 km.
Che tempo fa a Tindari? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Tindari nei prossimi giorni.
Situata nella Sicilia settentrionale, Tindari è una frazione del comune di Patti che si trova a 25 km da Milazzo, 59 km da Messina e 107 km da Cefalù.