Comiso

Comiso è una cittadina del ragusano che conquista i suoi visitatori con la sua lunga storia, il patrimonio culturale e le tradizioni gastronomiche.
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Situata nel cuore della Valle del Dirillo, Comiso è una cittadina della Sicilia meridionale che sorge ai piedi del Monte San Nicola circondata da importanti località come Vittoria, Ragusa e Chiaramonte Gulfi. Le origini di Comiso sono davvero antiche ma il primo agglomerato urbano si è sviluppato principalmente in epoca medievale prima grazie agli arabi e in seguito ai normanni mentre una forte crescita è avvenuta durante il Rinascimento. La sua storia è per lo più allineata con quella della Sicilia e ha visto susseguirsi l’egemonia di Aragonesi, Borboni e, infine, dei Savoia.

La città ha vissuto un periodo di particolare splendore e sviluppo dal XVI secolo, quando è passata sotto il controllo della famiglia dei Naselli che l’ha governata per quasi tre secoli costruendo non solo chiese, conventi e monasteri ma anche un importante ospedale pubblico. Questa nel corso degli anni ha fatto costruire edifici di grande valore artistico, tra cui il Castello dei Naselli d’Aragona, il Teatro e la Chiesa di Santa Maria delle Stelle. Il controllo della famiglia sulla città è continuato fino alla soppressione della feudalità in Sicilia, voluta da Ferdinando di Borbone nel 1816.

Comiso è poi salita alla ribalta durante la Seconda guerra mondiale per avere creato nel 1945 la Repubblica di Comiso, un territorio indipendente retto da un governo popolare che si opponeva al conflitto bellico e aveva indetto delle leggi proprie. Con la fine della guerra, la città è rimasta a lungo al centro della cronaca perché presso il suo aeroporto era stata creata una grande base militare della NATO considerata tra le più importanti durante la guerra fredda. La presenza di questa base è sempre stata al centro di dibattiti e confronti dato che era mal vista da molti cittadini e pacifisti.

Ora Comiso è un’affascinante località della Sicilia che richiama visitatori per il suo patrimonio storico e architettonico, per le bellezze naturali e per la tradizione gastronomica. Inoltre, nonostante la città non abbia spiagge è considerata un’ottima base per raggiungere i litorali di destinazioni balneari vicine come Marina di Ragusa e Pozzallo. L’aeroporto di Comiso, infatti, aperto in origine come infrastruttura militare NATO dal 2013 è stato convertito all’aviazione civile e vanta collegamenti con diverse cittadine italiane ed europee.

Cosa vedere a Comiso

La città è caratterizzata da un centro storico ben conservato che ha il suo cuore in Piazza Fonte Diana, un’area che ospita il Palazzo comunale e al centro una statua della dea Diana. La scultura è stata qui posta perché la leggenda vuole che la dea venisse a fare il bagno proprio in una fonte che sgorgava nella zona. Dalla piazza si snodano diverse viette strette e pittoresche che ospitano antiche chiese, signorili palazzi, negozi e ristoranti e consentono di raggiungere Piazza delle Erbe che un tempo ospitava il mercato cittadino.

Il forte terremoto che nel 1693 ha colpito la Sicilia ha causato morti e distruzione anche a Comiso e dopo di questo la città è stata ricostruita dalla famiglia Naselli seguendo uno stile più barocco molto in auge al tempo.

Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle

Uno dei gioielli architettonici di Comiso è la Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle che era stata inizialmente costruita nel XV secolo sui resti di un antico tempio ma poi è stata gran parte distrutta durante il forte terremoto avvenuto nel 1693. Agli inizi del XVIII secolo la chiesa è stata ricostruita grazie anche al contributo del conte Baldassare IV Naselli, il cui monumento funerario si trova ancora qui custodito.

Sebbene sia frutto di diversi lavori di costruzione la chiesa si presenta armoniosa ed elegante con una facciata imponente che emerge oltre i tetti delle case vicine ed è conclusa da una cella campanaria. Entrando nell’edificio si possono ammirare le tre navate interne divise da colonne, il soffitto ligneo della navata centrale finemente affrescato e numerose sontuose decorazioni come una statua marmorea della Madonna del Carmine e un altare maggiore in marmi policromi e lapislazzuli.

Castello dei Naselli d’Aragona

Il Castello di Comiso è una delle tappe da non perdere assolutamente durante una visita in città perché è stato un protagonista importante della storia di questo territorio. Secondo alcuni reperti già in epoca romana qui era stata costruita una fortezza che poi è stata ampliata in epoca bizantina e, infine, in parte distrutta nel Quattrocento per lasciare spazia ad un nuova dimora signorile.

La struttura che possiamo ammirare ora risale ai lavori svolti a fine del XV secolo grazie alla nota famiglia Naselli, che aveva reso Comiso una contea autonoma staccata da quella di Modica, ed ha per questo preso il loro nome. La parte più antica del complesso è il Battistero dedicato a San Gregorio Magno risalente all’anno mille con resti di affreschi di epoca bizantina. Altre aree ristrutturate sono ancora agibili e consentono di ripercorrere una parte di storia della città, mentre dalle torri del castello è possibile ammirare una vista mozzafiato sui territori circostanti.

Basilica di Maria SS. Annunziata

La Basilica di Maria SS. Annunziata che possiamo ammirare ora è un elegante edificio in stile neoclassico frutto di lavori di ricostruzione avvenuti dopo i danni causati dal terremoto del 1693. La prima chiesa in questo sito, infatti, era un edificio romanico-bizantino dedicato a San Nicola al quale ha fatto seguito nella metà del Quattrocento una prima chiesa dedicata alla Santissima Annunziata. Ricostruita dopo il terremoto la Basilica vanta una pianta a croce latina ed è divisa in tre navate con volte a botte sostenute da 10 grandi archi a tutto sesto e sulla crociera si trova l’imponente cupola costruita a metà del XIX secolo.

All’interno sono custodite opere di grande pregio come due tele di Salvatore Fiume raffiguranti La Risurrezione e La Natività, una statua lignea policroma di S. Nicola del XVI secolo, una pregevole tela dell’Assunzione di Maria firmata “Narcissus Guidonius”. È presente anche un bellissimo organo realizzato dai fratelli Polizzi di Modica nel 1922.

Chiesa di San Biagio

Un altro dei gioielli architettonici di Comiso è la Chiesa di San Biagio le cui origini sono davvero antiche e la storia travagliata. Costruita nel 1500 sui resti di una precedente cappella, la Chiesa di San Biagio è andata anche questa distrutta durante il terremoto del 1693 ed è stata ricostruita nel XVIII secolo in stile barocco. Questo edificio religioso presenta ora una semplice facciata con paraste e nicchie e un portone del Settecento realizzato dalle maestranze comisane. All’interno la navata ospita eleganti decorazioni e dipinti che narrano la vita di San Biagio realizzati nell’Ottocento da Gaetano Di Stefano di Chiaramonte e da Giuseppe La Leta.

Palazzo comunale

Il Palazzo comunale si affaccia su Piazza Fonte Diana ed è stato eretto sul luogo che un tempo ha ospitato un monastero e la Chiesa di San Giuseppe, ma resti rinvenuti nel Novecento testimoniano che al tempo dei romani qui ci fossero delle terme. Costruito nell’Ottocento su progetto di Cascione Vaccarini vanta una facciata classicheggiante molto semplice che si sviluppa su tre ordini con due finestre per lato e una grande finestra centrale su ogni piano. Al suo interno è presente un’imponente scalinata in marmo di Carrara progettata a metà Ottocento dall’architetto Fianchini che aveva già lavorato alla costruzione del mercato cittadino. Il palazzo ospita vicino il Museo Civico di Storia Naturale, che conserva una collezione di reperti archeologici e testimonianze che raccontano la storia di questo territorio.

Pagoda della Pace

A Comiso si trova anche la Pagoda della Pace, uno dei pochi monumenti buddisti presenti in Europa che è stato inaugurato nel 1998 per volontà del monaco buddista Gyosho Morishita. La pagoda è stata costruita sulla collina di Canicarao in un luogo che era stato per anni un campo dei pacifisti che protestavano contro la presenza della base NATO a Comiso. Alta 16 metri e con un diametro di 15, questa è composta dal classico stupa bianco che ospita in una nicchia la statua di Buddha e in cima ha un elegante pinnacolo. In questo tempio si celebrano importanti festività e ricorrenze come La festa dei fiori ad aprile e la Festa della pace a luglio.

Dove dormire a Comiso

Il centro di Comiso offre diverse opzioni di alloggio che vanno dagli hotel agli accoglienti Bed&Breakfast e sono tutti perfetti per esplorare la città. Una sistemazione nel cuore del centro storico, infatti, permette di raggiungere a piedi i principali siti di interesse, ristoranti e locali e di immergersi completamente nell’atmosfera cittadina.

Chi preferisce soggiornare in mezzo alla natura può trovare numerosi agriturismi nelle vicinanze di Comiso che offrono spesso un’esperienza davvero autentica e ospitale.

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Come raggiungere Comiso

Comiso si raggiunge facilmente con l’automobile dalle principali città siciliane. Da Catania è necessario viaggiare prima lungo l’autostrada A19 in direzione sud fino all’uscita Comiso/Chiaramonte e poi prendere la SS 514 e la SS 115 per raggiungere Comiso in circa 90 minuti. Da Palermo bisogna sempre percorrere la A19 ma in direzione sud-est e poi imboccare la SS 514 e la SS115 per un totale di quasi 4 ore di viaggio.

Comiso vanta anche una stazione ferroviaria che si trova lungo la linea Caltanissetta Xirbi-Gela-Siracusa. Si trova nel territorio comunale anche l’Aeroporto di Comiso, realizzato durante il periodo fascista e poi riconvertito in una base militare della NATO durante la Guerra Fredda. Ora lo scalo è tornato ad essere un aeroporto civile, intitolato al  politico italiano Pio La Torre, che vanta moltissimi collegamenti con città italiane ed europee.

Meteo Comiso

Che tempo fa a Comiso? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Comiso nei prossimi giorni.

martedì 30
15°
24°
mercoledì 1
14°
22°
giovedì 2
14°
22°
venerdì 3
12°
21°
sabato 4
12°
21°
domenica 5
13°
23°

Dove si trova Comiso

Comiso è una cittadina del ragusano considerata una perla del barocco siciliano. La città dista 110 km da Siracusa, 100 km da Catania e 240 km da Palermo.

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